Compie 70 anni il mito BMW 507

Negli Anni ‘50 BMW voleva conquistare l’America. L’idea era ambiziosa: creare una roadster di lusso capace di sfidare leggendarie sportive europee come la Mercedes-Benz 300SL ed incantare il mercato statunitense. Così, nel 1955, vide la luce la BMW 507, un’auto destinata a diventare un’icona assoluta, nonostante un destino travagliato.

Design senza tempo

Il compito di disegnarla fu affidato a Albrecht von Goertz, il designer tedesco che con il suo tocco raffinato ed essenziale plasma una delle più belle auto della storia. Il risultato è una roadster dalle proporzioni perfette: cofano lungo, fiancate scolpite ed una griglia a doppio rene che esprime sportività ed eleganza. Con il suo fascino esclusivo, la BMW 507 incarna l’essenza della libertà e della velocità, pronta a divorare le strade della California e le curve delle Alpi bavaresi con la stessa disinvoltura.

Sotto il cofano il cuore pulsante del V8

La bellezza della 507 non è solo estetica. Il vero gioiello è il motore V8 da 3,2 litri da 150 CV capace die spingere la vettura oltre i 200 km/h. Abbinato a un cambio manuale a 4 marce, offre un’esperienza di guida pura e coinvolgente, fatta di emozioni e rombo meccanico. Non è solo un’auto, ma un’opera d’arte in movimento.

Un successo di stile, ma un fallimento commerciale

Nonostante il suo fascino innegabile e l’attenzione ricevuta da celebrità come Elvis Presley, Alain Delon e Ursula Andress, la BMW 507 fu un flop commerciale. Il prezzo di produzione elevato la rese troppo costosa ed invece delle migliaia di esemplari previsti, ne furono costruite solo 252. Il progetto fu un fallimento finanziario per BMW, ma la 507 divenne una leggenda.

Oggi, la BMW 507 è considerata una delle auto più belle mai costruite, un simbolo di eleganza e sportività senza tempo. Ogni esemplare sopravvissuto è un tesoro da collezione, con un valore che supera abbondantemente i 2 milioni di Euro nelle aste internazionali. Un sogno nato negli Anni ‘50, che ancora oggi fa battere il cuore agli appassionati.

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